L'uomo incontra Dio dietro ogni porta che la scienza riesce ad aprire.
La nostra priorità sugli animali consiste, prima di tutto, nel nostro vivere in società.
Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile eppure è la cosa più preziosa che abbiamo.
Se verrà dimostrato che la mia teoria della relatività è valida, la Germania dirà che sono tedesco e la Francia che sono cittadino del mondo. Se la mia teoria dovesse essere sbagliata, la Francia dirà che sono un tedesco e la Germania che sono un ebreo.
I più grandi scienziati sono sempre anche degli artisti.
I concetti della fisica sono libere creazioni della mente umana e non sono, comunque possa sembrare, unicamente determinati dal mondo esterno.
Dio è il dolore della paura della morte.
Dio non esiste, ma bisogna far finta di crederci. Ciò gli fa talmente piacere.
L'idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa ancora spiegare.
Tutto quello che viene asserito di Dio, contiene lo stato umano futuro.
Tutte le nazioni credono che Egli esiste; ma solo a pochi sono state svelate le cose contenute nel mistero di Dio.
Se Dio avesse voluto che ci inchinassimo davanti a lui avrebbe sparpagliato diamanti sul pavimento.
Gli argomenti speculativi non spingono gli uomini a credere in un Dio: molti vi credono perché non sanno liberarsi degli insegnamenti appresi nell'infanzia. Nell'uomo c'è il desiderio di credere in Dio per bisogno di sicurezza e di protezione.
Dio è sottile, ma non dispettoso.
Credo che a volte, quando non riusciamo a discernere bene la nostra strada lungo vie del tutto ignote, Dio ci guida finché tutto non torna a schiarirsi e a ridivenire luminoso.
Ho scoperto la fede in Dio durante la mia prigionia.