La disgrazia più grande non è non essere amati, ma non amare.
La verità come la luce accieca. La menzogna, invece, è un bel crepuscolo, che mette in valore tutti gli oggetti.
Come vivere senza qualche buona ragione di disperare!
C'è sempre qualche ragione per l'uccisione di un uomo. È invece impossibile giustificare che viva.
Miseria e grandezza di questo mondo: non offre verità ma amori. Regna l'Assurdità e l'amore si perde.
L'uomo non è del tutto colpevole, poiché non ha cominciato la storia; né del tutto innocente, poiché la continua.
La disgrazia ci fa conoscere strani compagni di letto.
Perdere un genitore può essere considerata una disgrazia. Perderli tutti e due è segno di trascuratezza.
Nelle disgrazie gli uomini invecchiano presto.
Quando una disgrazia è accaduta e non si può più mutare, non ci si dovrebbe permettere neanche il pensiero che le cose potevano andare diversamente o addirittura essere evitate: esso infatti aumenta il dolore fino a renderlo intollerabile.
Se un uomo parla delle proprie disgrazie, in esse c'è qualcosa che non gli è sgradevole.
È incredibile con quanta prontezza e buona grazia ci rassegniamo alle disgrazie altrui.
La disgrazia è una visita del Signore; è un dono, una ricchezza, quasi un privilegio.
La peggior disgrazia può darci modo di esercitare la nostra migliore virtù. In ciò può essere ancora una fortuna.
Le disgrazie e le gioie sono sempre dietro l'angolo.