Nessuna società può essere felice se la sua maggior parte è povera e miserabile.
La scienza è il grande antidoto contro il veleno dell'entusiasmo e della superstizione.
L'odio e la rabbia sono il più grande veleno della felicità d'uno spirito buono.
L'inclinazione a trafficare, barattare, scambiare una cosa con un'altra è comune a tutti gli uomini e non si trova in nessun'altra razza di animali.
La società non può sussistere tra coloro che sono sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l'un l'altro.
Tutto il denaro è una questione di fede.
È una triste verità che perfino i grandi uomini hanno parenti poveri.
La sola cosa che può consolare della povertà è la stravaganza.
Per farsi un amico ci vuole quasi una vita. Bisogna essere stati poveri insieme e qualche volta felici.
Nessuno al mondo è più povero del ricco incapace di dissipare.
La povertà del futuro sarà l'ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente.
Ricordo un'infanzia di povertà dominata da seri problemi economici. La mia rivalsa è stata la scuola. Sono quasi sempre stata la più brava della classe.
Era così povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola. Spesso prendeva qualcosa di caldo: la febbre.
La povertà è la matrigna del genio.
Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.
Dentro di noi abbiamo un'Ombra: un tipo molto cattivo, molto povero, che dobbiamo accettare.