La sola cosa che può consolare della povertà è la stravaganza.
Ci sono solo due tipi di persone davvero affascinanti: quelle che sanno tutto e quelle che non sanno assolutamente nulla.
L'amicizia è di gran lunga più tragica dell'amore. Dura molto di più.
Non fare niente del tutto è la cosa più difficile del mondo, la più difficile e la più intellettuale.
La Chiesa Cattolica è per i santi e per i peccatori, per le persone rispettabili è sufficiente la Chiesa Anglicana.
La felicità di un uomo sposato dipende dalle donne che non ha sposato.
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Al povero va sempre male.
Non esiste un uomo tanto povero da non poter donare qualcosa agli altri.
Noi non ci occupiamo dei poverissimi. Questi sono inimmaginabili e li possono avvicinare solo gli esperti di statistica o i poeti. La nostra storia tratta della gente di buona famiglia, o di coloro che sono obbligati a far finta di esserlo.
La povertà del futuro sarà l'ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente.
Essere poveri è il meno. È l'esser conosciuti come poveri, che fa male.
Per arricchire Dio, l'uomo deve impoverirsi; affinché Dio sia tutto, l'uomo deve essere nulla.
Aiutare i poveri non vuol dire semplicemente distribuire denaro. Vuol dire soprattutto permettere loro di istruirsi e curarsi, metterli in condizione di provvedere ai propri bisogni.
È bello essere poveri anche perché quando ti avvicini ai settant'anni i tuoi figli non cercano di dichiararti non sano di mente per prendere il controllo delle tue proprietà.
È nobile cosa la povertà accettata con gioia.