La vita è un male incurabile.
Dio creò il primo giardino e Caino la prima città.
Il mondo cambia costantemente, e in natura essere costante sarebbe incostanza.
Possiamo parlare come vogliamo di gigli e leoni rampanti, e spargere aquile in campi d'oro e d'argento; ma se l'araldica fosse guidata dalla ragione, un aratro in un campo da coltivare sarebbe lo stemma più nobile e antico.
Dio ha posto la vita su un piano inclinato.
La vita è un appuntamento, solo che noi non sappiamo mai il quando, il chi, il come, il dove.
Io la vita l'ho goduta perché mi piace anche l'inferno della vita e la vita è spesso un inferno. Per me la vita è stata bella perché l'ho pagata cara.
Una vita che miri principalmente a soddisfare i desideri personali conduce prima o poi a un'amara delusione.
Essendo la vita quello che è, si sogna la vendetta.
La vita è un contrasto di forze contrastanti.
Dovresti imparare che la vita, come l'amore, è l'unico business il cui bilancio deve finire in rosso: bisogna dare tutto senza calcolare ciò che ci viene riversato. Quello che diamo agli altri è nostro per sempre, mentre quello che si tiene per sé è perso per sempre.
La vita è l'anelito al bene. L'anelito al bene è la vita.
Un uomo è morale soltanto quando considera sacra la vita come tale, quella delle piante e degli animali altrettanto di quella dei suoi simili, e quando si dedica ad aiutare ogni vita che ne ha bisogno.
La modalità dell'esistenza secondo l'avere non è stabilita da un processo vivente, produttivo, tra soggetto e oggetto; essa rende cose sia il soggetto che l'oggetto. Il rapporto è di morte, non di vita.