La vita è un male incurabile.
Possiamo parlare come vogliamo di gigli e leoni rampanti, e spargere aquile in campi d'oro e d'argento; ma se l'araldica fosse guidata dalla ragione, un aratro in un campo da coltivare sarebbe lo stemma più nobile e antico.
Dio creò il primo giardino e Caino la prima città.
Il mondo cambia costantemente, e in natura essere costante sarebbe incostanza.
Questo è lo shock: tutti i luoghi comuni sono veri; gli anni passano sul serio; la vita è davvero corta come ti dicono.
La vita è un viaggio. Siamo passeggeri di un treno chiamato vita, e viviamo in un momento chiamato adesso. Il viaggio della vita è così bello da non aver bisogno di una destinazione.
Non sollevare il velo dipinto che quelli che vivono chiamano vita.
Scopo della vita è quello di "farcela". Gli artisti del piede ce l'hanno fatta, ecco il segreto dell'entusiasmo che destano.
La vita è ironica vero? Un giorno sei impantanato in complicati problemi senza soluzione poi, in un batter d'occhio, le nuvole nere si aprono e torni a godere di una vita normale.
Quali sono le due supreme e somme arti? La vita e la letteratura, la vita e la perfetta espressione della vita.
La vita è misura, assidua misura sul ritmo della morte che incalza, della vita che sopraggiunge, dell'ombra che fugge il sole. Ogni volo altissimo non è che il punto sommo di una parabola.
Chi pondera a lungo prima di fare un passo passerà la sua vita su una gamba sola.
La vita può essere sempre uguale o cambiare in un secondo, e quello che prima sembrava molto importante improvvisamente non lo è più.
La vita sulla Terra non s'è mai composta in qualcosa di veramente onesto e nobile. La scienza è corsa troppo innanzi agli uomini, e troppo presto, e gli uomini si sono smarriti in un deserto meccanizzato.