La modalità dell'esistenza secondo l'avere non è stabilita da un processo vivente, produttivo, tra soggetto e oggetto; essa rende cose sia il soggetto che l'oggetto. Il rapporto è di morte, non di vita.
— Erich Fromm
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La nostra interpretazione
Erich Fromm sottolinea l'importanza fondamentale di comprendere la natura del rapporto tra soggetto e oggetto nella nostra esistenza. Secondo il filosofo, quando questa relazione si basa sul concetto dell'avere piuttosto che su quello del dare o della condivisione autentica, essa non è più viva ma mortificata. Quest'asserzione critica invita a riflettere sulla qualità delle nostre interazioni e dei rapporti nella società contemporanea, suggerendo una profonda disconnessione tra le persone e il loro ambiente circostante o i beni che possiedono. Da un lato, la frase evidenzia come la modalità dell'avere renda entrambi gli estremi della relazione (soggetto ed oggetti) meccanici e privi di vita vera; dall'altro, implica una sfida per riformulare le nostre interazioni su basi più umane e produttive. Questo aforisma non solo critica il consumismo estremo ma offre anche un invito alla riflessione sull'autenticità delle relazioni nella nostra vita quotidiana.