134 frasi, citazioni, aforismi
Perché si vede più certa la cosa l'occhio ne' sogni che colla immaginazione stando desto.
Chi disputa allegando l'autorità, non adopra l'ingegno, ma piuttosto la memoria.
Sì come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.
O speculatore delle cose, non ti laldare di conoscere le cose che ordinariamente per sé medesima la natura conduce. Ma rallegrati di conoscere il fine di quelle cose che son disegniate dalla mente tua.
I'ho tanti vocavoli nella mia lingua materna, ch'io m'ho più tosto da dolere del bene intendere delle cose, che del mancamento delle parole, colle quali io possa bene espriemere il concetto della mente mia.
Si come l'animosità è pericolo di vita, così la paura è la sicurtà di quella.
La paura nasce più tosto che altra cosa.
La somma filicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia.
Ogni parte ha inclinazion di ricongiugnersi al suo tutto per fuggire dalla sua imperfezione.
Quando la cosa unita è conveniente al suo unitore, li seguita dilettazione e piacere e sadisfazione.
Colui che in una discussione fa sfoggio di autorità, non usa la ragione, ma la memoria.
Sicome il mangiare sanza voglia fia dannoso alla salute, così lo studio sanza desiderio guasta la memoria, e no' ritiene cosa ch'ella pigli.
A torto si lamentano li omini della innocente esperienzia, quella accusando di fallacie e di bugiarde dimonstrazioni.
Il vino consumato dallo imbriaco. Esso vino col bevitore si vendica.
Chi taglia la pianta, quella si vendica con la sua ruina.
Costanzia: non chi comincia, ma quel che persevera.
Due debolezze che si sostengono una contro l'altra creano una forza. Ecco perché una metà del mondo, sostenendo l'altra metà, la rafforza.
Chi biasima la somma certezza della matematica si pasce di confusione, e mai porrà silenzio alle contraddizioni delle sofistiche scienze, colle quali si impara uno eterno gridare.
La proporzione non solamente nelli numeri e misure fia ritrovata, ma etiam nelli suoni, pesi, tempi e siti, e 'n qualunque potenzia sia.
L'ordinare è opra signorile, l'oprare è atto servile.