125 frasi, citazioni, aforismi
La biancheria nera, erotismo per i poveri.
L'utero, come la ruota, è un'invenzione molto semplice e non povera di conseguenze.
L'uomo è un'anima che trascina un cadavere. Noi deploriamo come morte il suo stancarsi, alla fine, di fare da spazzino.
Forse è per via dello zolfo contenuto e soffiato via dagli intestini, che si è pensato allo zolfo come emanazione del Diavolo e odore caratteristico dell'Inferno.
Allo stomaco rovinato corrisponde cervello guasto.
C'è come un velo sulla retina dei non vegetariani, quasi un materializzarsi di un velo sull'anima, che gli impedisce di vedere il cadavere, il pezzo di cadavere cotto, nel piatto di carne o di pesce.
Andare per campagne, oggi, è come passare per un vecchio quartiere in demolizione.
Cercano disperatamente nel medico lo sciamano o il sacerdote; il medico, ottuso, impaurito, si barrica dietro la Tecnica, la Chimica, la Fisica, l'Esperimento, l'Analisi.
Ci sforziamo di conservarci in salute per poter morir bene di radiazioni o di aria avvelenata.
Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera.
Cristo, sei la vera droga! Così lo invocano i drogati della Jesus Revolution (movimento californiano); non immaginano quanto sia vero e confermato da duemila anni di storia umana.
Dicono di avere abolito i sacrifici animali! Soltanto il rito hanno abolito: li sterminano ininterrottamente, illimitatamente, senza bisogno: il sacerdote si è fatto industria.
Dice un vecchio medico: "La salute è uno stato precario dell'uomo, che non promette niente di buono".
Evacuando si può pensare alla vita e alla morte, mangiando si può pensare a tutto, ma molto male, nel coito non si può e non si deve pensare a nient'altro. È svuotamento mistico. Ma per tutti.
Facce concentrate hanno tutti i calabresi. Sembrano, pur non pensando, una nazione di filosofi.
Fare a pezzi un giornale quotidiano è l'unico mezzo per liberarsi, d'un colpo, da ladri, assassini, truffatori, apostoli, catastrofi.
L'arma più pericolosa che sia stata inventata è l'uomo.
L'albergo giusto bisogna meritarselo.
L'inferno turistico è tra i peggiori perché ti senti sepolto, impiramidato nella stupidità, e hai paura di essere dimenticato là sotto, che nessuno venga a tirartene fuori.
L'albergo che ha un lento ascensore di legno con velluti lisi scricchiolante nella tromba delle scale sarebbe albero delle Fate, se non fosse ormai introvabile.