78 frasi, citazioni, aforismi
La morte verrà all'improvviso avrà le tue labbra e i tuoi occhi ti coprirà di un velo bianco addormentandosi al tuo fianco.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.
E c'era il sole e avevi gli occhi belli lui ti baciò le labbra ed i capelli, c'era la luna e avevi gli occhi stanchi lui pose le sue mani sui tuoi fianchi.
Luce luce lontana più bassa delle stelle sarà la stessa mano che ti accende e ti spegne.
Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
Che la pietà non vi sia di vergogna.
Perché non c'è mai stato uno scrittore come ministro della cultura?
Non mi sento responsabile d'essere migliore degli altri. Ciò che non sopporto è di provare piacere nel dimostrarlo.
La televisione è come la storia: c'è chi la fa e chi la subisce.
Chi ben condusse sua vita male sopporterà sua morte.
Il potere vestito d'umana sembianza ormai ti considera morto abbastanza e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni degli umili, degli straccioni.
Questo nostro mondo è diviso in vincitori e vinti, dove i primi sono tre e i secondi tre miliardi. Come si può essere ottimisti?
E ora non piangere perché presto la notte finirà con le sue perle stelle e strisce in fondo al cielo e ora sorridimi perché presto la notte se ne andrà con le sue stelle arrugginite in fondo al mare.
Filo filo del mio cuore che dagli occhi porti al mare c'è una lacrima nascosta che nessuno mi sa disegnare.
Guardate il sorriso, guardate il colore come giocan sul viso di chi cerca l'amore! Ma lo stesso sorriso, lo stesso colore dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore?
Non credo che chiesi promesse al suo sguardo, non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce, quando il cuore stordì e ora no, non ricordo se fu troppo sgomento o troppo felice, e il cuore impazzì e ora no, non ricordo, da quale orizzonte sfumasse la luce.
C'era un cartello giallo con una scritta nera diceva: "Addio bocca di rosa con te se ne parte la primavera".
Mi sono spiato illudermi e fallire abortire i figli come i sogni mi sono guardato piangere in uno specchio di neve mi sono visto che ridevo mi sono visto di spalle che partivo.
Attraverso l'esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso chiedere l'elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno ma versò il vino, spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame.