25 frasi, citazioni, aforismi
In ogni poesia vi è una contraddizione essenziale. La poesia è molteplicità triturata e che restituisce fiamme.
Una società tarata ha inventato la psichiatria per difendersi dalle investigazioni di certe lucide menti superiori, le cui facoltà divinatorie la infastidivano.
Tutta l'umanità vuole vivere, ma non vuole pagarne il prezzo e il prezzo è quello della morte.
Ed è così che Isidore Ducasse è morto di rabbia, per aver voluto, come Edgar Poe, Nietzsche, Baudelaire e Gérard de Nerval, conservare la propria individualità intrinseca, invece di diventare, come Victor Hugo, Lamartine, Musset, Blaise Pascal, o Chateaubriand, l'imbuto del pensiero di tutti.
Ogni sogno è un pezzo di dolore che noi strappiamo ad altri esseri.
Nessuno ha mai scritto, dipinto, scolpito, modellato, costruito o inventato se non, di fatto, per uscire dall'inferno.
Noi non moriamo perché dobbiamo morire; moriamo perché un giorno, e non così tanto tempo fa, la nostra consapevolezza è stata forzata a considerarlo necessario.
Ma l'Amore che è una forza non va senza la Volontà.
Il pubblico, anche se ritiene vero ciò che è falso, ha il senso del vero e risponde sempre quando glielo si presenta. Oggi però non è più sulla scena che dobbiamo cercare il vero, ma per strada.
Tutta la scrittura è cochonnerie.
Se la folla si è abituata ad andare a teatro; se tutti siamo arrivati a considerare il teatro un'arte inferiore, un mezzo volgare di distrazione, e a servircene come sfogo per i nostri istinti peggiori, ciò accade perché ci hanno troppo spesso ripetuto che era teatro, cioè menzogna e illusione.
Per noi, i civilizzati siamo noi stessi, e tutto il resto, ciò che dà la misura della nostra universale ignoranza, s'identifica con la barbarie.
Non un solo psichiatra che non sia notoriamente un erotomane.
Là dove si sente la merda si sente l'essere.
La psichiatria non è più che un consesso di gorilla loro stessi ossessionati e perseguitati, e che hanno, come palliativo agli stati più spaventosi dell'angoscia e del soffocamento umani, soltanto una terminologia ridicola, degno prodotto dei loro cervelli tarati.
La musica è il solo passaggio che unisca l'astratto al concreto.
È essenziale porre fine alla soggiogazione del teatro al testo, e ristabilire la nozione di un tipo unico di linguaggio, a metà strada tra gesto e pensiero.
Tutti quelli che sono riusciti nella vita e che hanno fatto parlare di loro, è perché avevano, anche essi, qualcosa.
Non si ama senza la volontà, la quale passa attraverso la coscienza; è la coscienza della separazione consentita che ci conduce al distacco dalle cose, che ci riconduce all'unità di Dio.
Nella materia, non vi sono dèi. Nell'equilibrio, non vi sono dèi. Gli dèi sono nati dalla separazione delle forze e morranno alla loro riunione.