426 frasi, citazioni, aforismi
L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L'apatia genera inerzia. L'inerzia genera indifferenza.
Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono.
Coloro che guardano alla miseria con indifferenza, sono i più miserabili.
Impara a giocare la carta dell'indifferenza. È la più scaltra delle vendette. Perché vi sono molti di cui non avremmo saputo nulla se qualche loro nemico noto non ne avesse parlato. Non vi è vendetta come l'oblio, che seppellisce l'indegno sotto la polvere della sua nullità.
Che la morale del cristianesimo non tenga conto degli animali è un suo difetto che farebbe meglio a confessare.
Avrebbe dovuto piangere, piangere forte, a lungo. Allora avrei potuto alzarmi, prenderla fra le braccia, baciarla. Non lo feci. Non ne avevo voglia e solo per abitudine o per dovere non volevo farlo. Restai disteso sul letto.
L'uomo morente non lotta molto e lui ha poi molta paura. Mentre i suoi alcali si esauriscono egli soccombe ad una stupidità provvidenziale. La sua mente si annebbia. La sua forza di volontà svanisce. Egli si sottomette con dignità. Non gli importa a malapena un fico secco.
Ogni specie di pessimismo e di nichilismo diventa nella mano del più forte soltanto un martello e uno strumento in più, per acquisire un nuovo paio di ali.
Fa prima la ricchezza ad indurire il cuore che l'acqua bollente un uovo.
Sei uno che sta a guardare? o uno che si mette all'opera?
È facile essere ragionevoli se non si ama nessuno, neppure se stessi.
Quando un uomo dice: 'Sono felice', vuole semplicemente dire 'Ho dei problemi che non mi riguardano'.
Quando vi chiudete nella vostra stanza ad alimentare la rabbia, lo sdegno o l'indifferenza, come ho fatto io per tanti anni, il mondo e i suoi problemi vi sembrano impossibili da affrontare.
La maggior parte dei parlamentari, uomini politici, avvocati, ministri e alti burocrati, servono lo stato soprattutto con la testa; e, dal momento che raramente essi fanno distinzioni di tipo morale, hanno la stessa probabilità, senza volerlo, di servire Dio e il diavolo.
Niente è più fatale alla religione che l'indifferenza, che alla fine, è una mezza infedeltà.
Nessuna nota di Dvorák mi è indifferente.
Sicuramente siamo tutti dei Narcisi, che amano e detestano la propria immagine, ma sono indifferenti a tutte le altre.
Com'era possibile che la vita sul nostro pianeta fosse una cosa che si attraversava a occhi chiusi, o che si dava per scontata?
La sola cosa peggiore del non aver letto un libro negli ultimi novanta giorni è il non aver letto un libro negli ultimi novanta giorni e pensare che non importa.
Il connotato del morto è l'impassibilità: l'ignoranza e la dimenticanza o facilità a dimenticare, riducono noi vivi, per la quasi totalità delle esperienze (o relazioni) possibili, a una impassibilità analoga.