Quelli che non sono curiosi: ciò che sanno li disgusta di ciò che ignorano.
Là dove regna la lucidità, la scala dei valori diventa inutile.
La bellezza è insopportabile, ci guida alla disperazione, offrendoci per un minuto uno squarcio dell'eternità che vorremmo allungare sopra la totalità del tempo.
Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.
La stupidità insiste sempre.
Quando si è avuta una volta la fortuna di amare intensamente, si spende la vita a cercare di nuovo quell'ardore e quella luce.
Quando noi camminiamo, indifferenti o frenetici, sulla superficie della terra, noi calpestiamo, in verità, quel che fu, un giorno, carne sensibile di esseri vivi.
Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.
Non me ne importa niente di essere un idolo della folla.
A mio parere non significa nulla. Non ho opinioni riguardo l'indifferenza, e non me ne curo.
Volendo accumulare denari, quando si corrono le avventure della carne bisogna avere un cuore di pietra.
Se l'ignoranza e la passione sono i nemici della moralità nel popolo, bisogna anche confessare che l'indifferenza morale è la malattia delle classi colte.
Se si considerano a fondo le cose, l'infermità e la bruttezza accettate con altera indifferenza, anziché contraddire la grandezza, l'affermano e la provano.
L'indifferenza è il peggiore di tutti gli atteggiamenti. Comportandoci in questo modo, perdiamo una delle componenti essenziali dell'umano. Una delle sue qualità indispensabili: la capacità di indignarsi e l'impegno che ne consegue.
Forse è quella la cosa che fa più spavento: perdere qualcosa e non preoccuparsene.
Malumore. Non strizzare il malumore, lascialo in pace. Si secca come un foruncolo.