Woody Allen offre una profonda riflessione sulle sfumature della condizione umana, mettendo in luce la natura complessa e spesso dolorosa dell'esistenza. Secondo lui, il tragico non è tanto un dato di fatto esterno ma piuttosto una percezione interiore che permea ogni aspetto del vivere quotidiano. Tuttavia, anche nel mezzo della sofferenza c'è la possibilità di trovare momenti brevi e precari in cui l'apprezzamento per ciò che funziona può portare un po’ di conforto. Queste riflessioni sollecitano a considerare non solo il peso del dolore ma anche la responsabilità morale individuale: evitando di causare male agli altri, si preserva una forma minima e preziosa di integrità personale che può fungere da barriera protettiva contro ulteriori sofferenze. L'aforisma sottolinea l'importanza dell'autocoscienza etica come strumento per navigare nel mare incerto delle esperienze umane.