Penso che far ridere non sia la prima scelta di chiunque.
Gli esseri umani sono divisi in due: mente e corpo. La mente abbraccia tutte le più nobili aspirazioni: come poesia, filosofia... Ma chi si diverte è il corpo.
Che fa sabato sera? - Occupata. Devo suicidarmi. - Allora venerdì sera?
Dio non esiste. Però noi siamo il suo popolo eletto.
Oggi, più che mai in qualsiasi altra epoca storica, l'umanità si trova a un bivio. Una strada conduce alla disperazione più assoluta; l'altra, alla totale estinzione. Preghiamo il cielo che ci dia la saggezza di fare la scelta giusta.
Il mondo è diviso in buoni e cattivi. I buoni dormono meglio la notte, i cattivi se la spassano meglio il giorno.
Tanto l'uomo è gradito e fa fortuna nella conversazione e nella vita, quanto ei sa ridere.
Chi ride è malvagio solo per chi crede in ciò di cui si ride.
Mentre si ride, si pensa che ci sarà sempre tempo per la serietà.
Ridere di sé è facile, ridere del mondo un po' meno. Ridere, ridere solamente, impossibile.
Una risata non è affatto un cattivo inizio per un'amicizia ed è di gran lunga il miglior modo per finirla.
A che scopo dobbiamo vivere, se non per essere presi in giro dai nostri vicini e ridere di loro a nostra volta?
Ridere è il linguaggio dell'anima.
E se per una volta ridessimo sul latte versato?
Abbiamo anche molto riso, perché ridere insieme è un altro dei fondamenti essenziali del vivere.
Molti uomini, a causa del riso, producono gioie illusorie: ma io odio i buffoni che per mancanza dei saggi hanno bocche senza freno, e non vanno verso armonia d'uomini, ma nel riso degne case abitano, e dalle navigazioni giungon salvi a casa.