Dio non esiste. Però noi siamo il suo popolo eletto.
È assolutamente evidente che l'arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla televisione.
Ho imparato che in fatto di sesso certe cose sono belle perché sconosciute. E, con la fortuna che mi ritrovo, probabilmente resteranno sempre tali, per me.
Fondamentalmente sono un democratico progressista. Io sono per una totale, onesta democrazia e credo perfino nel sistema politico americano.
Esistono due gruppi distinti: gli ipocondriaci e gli allarmisti. Entrambi soffrono a modo loro, e le caratteristiche di un gruppo possono sovrapporsi a quelle dell'altro, ma che si sia ipocondriaci o allarmisti, oggi come oggi, è sempre meglio che essere repubblicani.
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà.
Se Dio esiste dobbiamo riconoscerlo nella natura immobile e indipendente.
Tutte le Chiese ti dicono che morirai e andrai in Paradiso ma la Bibbia dice che il dono di Dio è la vita su questa terra.
L'adozione acritica del "rivelato" e del mistero dell'autorità implicati dalla rivelazione rendono ancora più difficile, o forse persino impossibile, la conquista di quel diritto più esigente: tacere a proposito di Dio.
Nel mondo delle prove razionali dell'esistenza di Dio ogni evento deve avere una ragione sufficiente, nel mondo della vita reale, invece, molte cose presentano una ragione completamente insufficiente, non sono spiegabili in base a nulla, ammettono solo un volto come quello del grido di Munch.
Ma già vogeva il mìo disio e 'l velle sì come rota ch' igualmente è mossa l' amor che muove il sole e l' altre stelle.
Specialmente i cattolici hanno inventato tutto un bric-à-brac di "prove dell'esistenza di Dio", tutte del medesimo convincente calibro: gli stessi stratagemmi, le stesse ecclesiastiche capriole, atti di stupro filosofico, talvolta sospetti perfino ai signori della chiesa.
Pochissima gente avrebbe un Dio se tanta gente non avesse fatto di tutto per dargliene uno.
È cosa buona per me, o Signore, piuttosto stringermi a te nella tribolazione, averti con me nella fornace, che essere senza di te fosse pure in cielo.
Crassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza?
Un Dio che è onnisciente e onnipotente, e che non si cura nemmeno di far sì che le sue intenzioni vengano intese dalle sue creature: e questo sarebbe un Dio di bontà?