Ridere è il linguaggio dell'anima.
Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
Per il mio cuore basta il tuo petto,per la tua libertà bastano le mie ali.Dalla mia bocca arriverà fino al cielo,ciò ch'era addormentato sulla tua anima.
La tua bocca era il mio giorno e la mia notte terrestri e la tua pelle la repubblica fondata dai miei baci.
Perchè tu mi oda le mie parole a volte si assottigliano come le orme dei gabbiani sulle spiagge.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Il riso squassa il corpo, deforma i lineamenti del viso, rende l'uomo simile alla scimmia.
Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare.
Il riso è il sole che scaccia l'inverno dal volto umano.
Una risata slarga e riscalda il cuore, ha la fraternità della preghiera; chi sa ridere di ciò che rispetta e amare ciò di cui ride, incluso in primo luogo se stesso, è un giusto.
Tanto l'uomo è gradito e fa fortuna nella conversazione e nella vita, quanto ei sa ridere.
Quello che esce indenne dal riso è valido. Quello che crolla doveva morire.
Non c'è niente di serio in questo basso mondo che il ridere.
Il riso è il salto del possibile nell'impossibile.
Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore.
Il riso, questa compulsione fisica a tutti nota, è prodotta dallo spettacolo inaspettato della nostra superiorità sugli altri.