Non credo che l'analisi mi possa aiutare. Mi ci vorrebbe una lobotomia.
L'omosessualità è contro natura, come camminare sull'acqua, morire e risorgere, moltiplicare il cibo e rimanere incinta da vergine.
Gli esseri umani sono divisi in due: mente e corpo. La mente abbraccia tutte le più nobili aspirazioni: come poesia, filosofia... Ma chi si diverte è il corpo.
Ho flirtato con la psicanalisi e la psicoterapia fin da giovanissimo. Ogni tanto mi ci riavvicino, con risultati a volte buoni, a volte meno buoni. Ma non ho mai pensato di diventare dottore. Mi contento di fare il paziente.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida "In piedi, è giorno fatto!", ti riesce difficile trovare le pantofole.
Secondo gli astronomi moderni, lo spazio è finito. Un pensiero confortante per chi, come me, non si ricorda mai dove ha lasciato le cose.
La lobotomia è una castrazione mentale.
Chi subisce la lobotomia smette di pensare ciò che potrebbe pensare, diventa docile strumento nelle mani di chi pensa per lui. E se chi pensa per lui è a sua volta lobotomizzato, buonanotte al secchio.
La lobotomia è il tocco finale di un grande parrucchiere.