Il sentimentalismo è solo un sentimento che ti strofina contropelo.
Il pianto riesce a rendere spaventosa anche una bella donna. Se poi è brutta, diventerà addirittura repellente.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui a esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
La grande tragedia della vita non è che gli uomini muoiano, ma che cessino di amare.
Una madre non può che nuocere ai suoi figli se fa di loro l'unico scopo della sua vita.
La vita ha questo di strano: che se non vuoi accettare altro che il meglio, molto spesso riesci a procurartelo.
Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l'immensa responsabilità della cosa fatta.
Il sentimentalismo è il festival del cinismo.
In alcuni il sentimentalismo mostra l'impossibilità di un uso attivo dell'intelligenza; in altri mostra l'assenza dell'intelligenza stessa.
Il sentimentale è uno che annette un valore assurdo a tutto e ignora il prezzo assegnato a qualsiasi singolo oggetto.
Il sentimentalismo non è semplice sensualismo, ma falso spiritualismo: per quanto belle siano le note che trae dalla nostra natura, provengono filate con arte, dal bruto interiore che è in noi.
Ogni epoca ha il proprio sentimentalismo, il suo modo di esagerare certi strati della sensibilità. Il sentimentalismo d'oggi è egoista e disamorato; amplifica non i sentimenti d'amore ma il sentimento del proprio io.
Sentimentale. Chi desidera il lusso di un sentimento senza pagare per averlo.
Si corregge il sentimentalismo non diventando cinici ma diventando seri.
Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.