La morte è il male più grande, perché recide la speranza.
L'istruzione troppe volte è in contrasto col senso comune; un surrogato del vero sapere.
L'uomo è un animale che finge, e non è mai tanto sé stesso come quando recita.
Il pregiudizio è figlio dell'ignoranza.
Il più piccolo dolore nel nostro mignolo ci preoccupa e c'infastidisce di più della distruzione di milioni di nostri simili.
L'istruzione è la conoscenza di quello che solo le persone istruite conoscono.
Per gli uomini buoni la morte è preferibile a una cattiva fama: l'una, infatti, è la fine della vita, mentre l'altra è una malattia per la vita.
La morte è l'unica cosa che riesce a spaventarmi. La detesto perché oggi si può sopravvivere a tutto tranne che a lei. La morte e la volgarità sono le uniche due realtà che il diciannovesimo secolo non è riuscito a spiegare.
Non avere paura della morte, fa meno male della vita.
Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte.
Voglio che la morte mi colga mentre pianto i miei cavoli, per niente preoccupato per lei e meno ancora del mio orto imperfetto."
La morte è uno stato di perfezione, il solo alla portata di un mortale.
La morte è l'assoluto, è un mistero. Non bisogna averne paura, perché già il non sapere cosa succede dopo di lei è eccitante.
La realtà è che uno vive finché non muore. E la verità è che nessuno vuole la realtà.
Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le tasse.
Non vorremo morire. Ogni vita è una successione di idee che non si vorrebbe interrompere.