Non avere paura della morte, fa meno male della vita.
Tra il reale e l'irreale c'è una porta: quella porta siamo noi.
Non è cercando di essere gli altri che si è se stessi.
Il futuro non esiste, è qualcosa che noi ricorriamo e, quando lo raggiungiamo, subito diventa presente e poi passato.
Cerca di essere sempre te stesso, così un giorno potrai dire di essere stato l'unico.
Solo chi sogna impara a volare.
La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro.
È più facile sopportare la morte senza pensarvi che il pensiero della morte senza pericolo.
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
La morte è scrutata solo da occhi viventi.
La morte non è il morire, ma ciò che avviene prima di morire, immediatamente prima, quando non ha ancora penetrato il corpo, e se ne sta immobile, bianca, nera, viola, livida, seduta sulla sedia più vicina.
A tutto si rimedia fuorché all'osso del collo scavezzato, e la morte non la si scappa quando l'ora è arrivata.
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
La morte mette fine alla vita, non ad una relazione.
La morte di un amore è come la morte d'una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l'hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato.
Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio.