La letteratura, come la nobiltà, è nel sangue.
Più cose facciamo, più cose possiamo fare.
Avere una cattiva opinione degli uomini senza voler far loro del male è forse la forma più alta di saggezza e di virtù.
Non esiste animale più meschino, stupido codardo, miserabile, egoista, malevolo, invidioso, ingrato del Pubblico. È il più vigliacco dei vigliacchi, perché ha paura di sé stesso.
Chiunque sia passato per i gradi regolari dell'educazione classica senza esser stato ridotto all'imbecillità, si può ritenere salvo per miracolo.
Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.
Lo sforzo dei pensatori nel tentativo di ridurre ogni processo fisico alla nozione di movimento di atomi, si può dire che sia una chimera. Questo ideale ha giocato un ruolo effettivo nella letteratura popolare, ma nel lavoro degli scienziati non ha ottenuto altrettanto successo.
La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta.
Scrivere è dimenticare. La letteratura è il modo più gradevole di ignorare la vita.
La letteratura, che è arte coniugata al pensiero e realizzazione senza macchia della realtà, mi sembra che sia il fine cui dovrebbe tendere ogni sforzo umano, se fosse veramente umano, e non il superfluo della parte animale.
La letteratura vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al di là d'ogni possibilità di realizzazione.
La maggior parte di coloro che raccolgono versi o frasi spiritose assomiglia ai mangiatori di ciliegie o di ostriche, che incominciano a scegliere le migliori e poi finiscono per mangiare tutto.
La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degl'ignoranti.
La letteratura produce risultati sensazionali per mezzo di un processo sensazionale.
Letteratura: proclamare di fronte a tutti ciò che si bada a nascondere ai propri conoscenti.
La letteratura non appartiene a nessun singolo uomo, e le traduzioni delle grandi opere dovrebbero forse essere fatte da un comitato.