Lo scrittore deve insegnare a se stesso che la cosa più vile è aver paura.
Quel che vi è di meglio nel pensiero si aggrappa come edera morta su vecchi mattoni morti.
Sono sempre le abitudini oziose quelle che si rimpiangono.
Sognate e mirate sempre più in alto di quello che ritenete alla vostra portata. Non cercate solo di superare i vostri contemporanei o i vostri predecessori. Cercate, piuttosto, di superare voi stessi.
Qualche volta il coraggio si presenta soltanto nel momento in cui non si vede altra via d'uscita.
Non preoccuparti solo di essere migliore dei tuoi contemporanei o dei tuoi predecessori. Cerca solo di essere migliore di te stesso.
I veri grandi scrittori sono quelli il cui pensiero occupa tutti gli angoli e le pieghe del loro stile.
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.
Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. È per questo che scrivono.
Quando arriva il successo per uno scrittore inglese, questi si procura una nuova macchina da scrivere. Quando il successo arriva per uno scrittore americano, si procura una nuova moglie.
Ogni sguardo dello scrittore diventa visione, e viceversa: ogni visione diventa uno sguardo.
Se non esistesse l'adulterio, che fine farebbe l'immaginazione degli scrittori?
Non solamente sono pochi i moderni scrittori italiani che sappiano fare un buon libro, ma sono anche pochi quelli che dopo d'aver sfatto un libro o buono o cattivo, sappiano fargli un buon titolo.
Perché non c'è mai stato uno scrittore come ministro della cultura?
Lo scrittore è colui che è sommamente, eroicamente incompetente di letteratura.
Vi sono due tipi di scrittori: coloro che scrivono per amore della cosa, e coloro che scrivono per scrivere. I primi hanno avuto idee oppure esperienze che sembrano loro degne di essere comunicate; i secondi hanno bisogno di denaro e perciò scrivono per denaro. Essi pensano al fine di scrivere.