Un buon scrittore non precisa mai.
Non c'è peggior pornografia di quella sentimentale.
C'è gente che eredita la fede, come eredita i terreni, il casato, i titoli nobiliari, il denaro, una biblioteca e il castello. Fede per censo, ereditaria.
Sia chiaro, per saggezza intendo la capacità di agire in armonia coi miei errori preferiti.
La televisione mi fa dormire e mi lascia sempre insoddisfatto, come i veri sonniferi.
Amore? Mah... forse col tempo, conoscendoci peggio.
Gli scrittori di romanzi insegnano al lettore a considerare il mondo come una domanda.
Gli scrittori amano i gatti perché sono creature così tranquille, amabili e sagge, e i gatti amano gli scrittori per gli stessi motivi.
Gli scrittori dovrebbero scrivere i libri come se dovessero essere decapitati il giorno che l'hanno finito.
Si dovrebbe considerare uno scrittore come un malfattore, che solo in rarissimi casi merita l'assoluzione o la grazia: questo sarebbe un rimedio contro il dilagare dei libri.
Talora uno scrittore, per dire troppo, diventa più comico dei suoi personaggi.
Ogni sguardo dello scrittore diventa visione, e viceversa: ogni visione diventa uno sguardo.
Nell'intimità della lettura il grande scrittore non sembra limitarci, ma completarci.
Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere molto e scrivere molto.
Perché non c'è mai stato uno scrittore come ministro della cultura?
Nessuno scrittore, per quanto violente siano le sue proteste, disdegna sul serio, se gli è chiesto, di leggere un libro ancora non pubblicato; si tratta del suo pupillo e possiede ancora quel fascino che, una volta arditamente stampato e rilegato, viene completamente distrutto.