Cerco di non leggere le notizie su Internet: è un mare d'odio.
Prevedo che Internet Explorer non raggiungerà mai la predominanza del mercato di cui hanno goduto i browser testuali Mosaic e Netscape dal '91 al '96.
Il Congresso approverà una legge che limita i commenti pubblici su Internet degli individui che hanno trascorso un minimo di un'ora navigando mentre in effetti svolgevano un compito specifico.
Con l'avvento di Internet ogni episodio viene recensito da almeno ottanta diversi magazine di cui non si è mai sentito parlare.
Andiamo a vedere a quanto ci quotano su Ebay!
I referendum via Rete senza quorum e propositivi diventeranno la normalità.
Un'e-mail non può contenere l'alone di una lacrima.
Una modica quantità di provocatori e molestatori è fisiologica. Facciamocene una ragione: l'uno per cento della popolazione è pazzo. Ha vissuto nel seminterrato per anni, e la mamma gli portava ogni giorno da mangiare. Due anni fa la mamma gli ha regalato la connessione a banda larga.
Non suona ormai un poco datato un essere umano che naviga sul web?
Questo è il bello dell'anarchia di Internet. Chiunque ha diritto di manifestare la propria irrilevanza.
Esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale: esso si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell'altro.