La paura è una delle emozioni più importanti che l'uomo possa provare.
Facciamo i conti con la paura tutti i giorni, da quando nasciamo a quando moriamo. Ho avuto molte paure nella mia vita. Ne ho avuta tanta quando è morto mio padre e io avevo solo sei anni. Ora sono anziano, le uniche paure che mi rimangono sono quelle della malattia, per me e per i miei figli.
La paura ci salva la vita.
L'aspettazione del piacere è talvolta più tormentosa della paura.
Se un uomo attraversa una stanza buia dove c'è una voragine, se ci passa a pochi millimetri, non c'è bisogno che sappia che c'è mancato un pelo a cascarci dentro. Non c'è bisogno di avere paura. Basta che le luci restino spente.
Forse le cose spaventano quando non si capiscono, perché se non capisci non controlli.
I generali non lottano con la paura della truppa, preferiscono tenerla occupata.
E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.
L'assenza di paura non significa arroganza o aggressività. Quest'ultima è in se stessa un segno di paura. L'assenza di paura presuppone la calma e la pace dell'anima. Per essa è necessario avere una viva fede in Dio.
L'essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia.
Coraggio ce l'ho. È la paura che mi frega.
La disperazione è la paura più dannosa di tutte.
Non bisogna mai avere paura dell'altro perché tu rispetto all'altro sei l'altro.