Non possiamo essere coraggiosi senza aver paura.
Io sono un combattente. Credo nell'"occhio per occhio". Io non sono uno che porge l'altra guancia. Non nutro alcun rispetto per un uomo che non reagisce ai colpi. Uccidi il mio cane, allora è meglio che nascondi il tuo gatto.
Dovrebbero abolire la boxe perché un boxeur si fa male? Sarebbe una follia. C'è molta più gente che muore in bagno.
I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione.
La saggezza è sapere quando non si può essere saggi.
La boxe è quando un sacco di bianchi stanno a guardare due neri che si riempiono di botte.
Se un uomo attraversa una stanza buia dove c'è una voragine, se ci passa a pochi millimetri, non c'è bisogno che sappia che c'è mancato un pelo a cascarci dentro. Non c'è bisogno di avere paura. Basta che le luci restino spente.
La paura ci salva la vita.
Consiglio che una volta sentii dare a un giovane: "Fai sempre quel che hai paura di fare".
Io non so se il tempo presente ci ha donato grandi benefici, di sicuro ha inventato un sacco di paure.
Ci sono solo due forze che uniscono gli uomini: la paura e l'interesse.
L'origine della paura è nel futuro, e chi si è affrancato dal futuro non ha più nulla da temere.
C'è un mucchio di gente, che, appena nasce, si prende paura, e rimane sempre con la paura di tutte le cose!
La paura è l'infelicità, ma non perciò il coraggio è la felicità, è invece mancanza di paura, non coraggio, il quale forse richiede più che energia.
La paura è uno strano terreno. Vi cresce soprattutto il grano dell'obbedienza, in file facili da sarchiare. Ma talvolta vi crescono le patate della sfida, che si sviluppano sottoterra.
Il cavaliere non pretenderà di vincere la paura del suo cavallo, se non sia certo di aver vinto, anzitutto, la propria!