La differenza di religione nutre più diatribe delle differenze politiche.
Viviamo sotto un governo di uomini e di giornali del mattino.
Ognuno finisce per trovare la sua Waterloo.
Ricordiamoci sempre che non crede davvero alle sue stesse opinioni colui che non osa dare libero spazio a quelle del suo avversario.
La miglior educazione del mondo è quella ottenuta con la lotta per procurarsi da vivere.
Un governo espresso da un Parlamento così povero di conoscenze specifiche non precede le situazioni, ne è trascinato.
La politica è guerra senza spargimento di sangue mentre la guerra è politica con spargimento di sangue.
Certi sapienti hanno asserito che le ginocchia sono state create perché l'uomo possa inginocchiarsi e ne hanno dedotto austere dottrine politiche e religiose.
La politica è la dottrina del possibile.
Politica: conflitto di interessi mascherato da lotta fra le opposte fazioni.
Chi fa politica secondo l'etica dei principi, segue le sue idee e tiene conto soltanto di quelle.
Non si arriverà mai a niente di perfetto, di giusto e di affatto libero, in materia di organizzazione politica e sociale, ma che occorra vivere e lottare come se si fosse convinti di arrivarci.
Le questioni fondamentali della politica non sono la libertà, la giustizia, l'uguaglianza. Si tratta di temi importanti ma, in qualche misura, derivati. La questione fondamentale è la scelta, cioè chi sceglie cosa, per chi e in base a quali criteri.
La lotta alla corruzione è un'impresa titanica ma il Paese deve reagire evitando di autoflagellarsi. La politica ha la precisa responsabilità di non avere introdotto riforme adeguate per far funzionare bene la macchina dello Stato.
Il rispetto della persona, e dei valori che l'accompagnano, rischia di scomparire quando ogni momento della sua vita viene implacabilmente scrutato e registrato. Di fronte a questa nuova realtà l'attenzione della politica deve essere massima.