La politica è la dottrina del possibile.— Otto von Bismarck
La politica è la dottrina del possibile.
Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
La politica non è una scienza, ma un'arte.
L'amore è cieco. L'amicizia chiude gli occhi.
La politica è l'arte del possibile, la scienza del relativo.
I tre segni di grandezza sono: generosità nel pianificare, umanità nell'esecuzione, moderazione nel successo.
Più leggi ed osservi questa cosa che è la politica, più devi ammettere che ciascun partito è peggio dell'altro. Quello che non è al potere sembra sempre il migliore.
Il prodigioso sviluppo delle tecniche elettroniche ha avuto come spinta colossale gli enormi finanziamenti per studi tecnologici di guerra. Queste scelte non le ha fatte la Scienza, ma il potere politico.
La politica è dire di voler fare qualcosa mentre se ne pensa un'altra e poi non fare nessuna delle due.
Tutte le volte che osservo forme di tradimento 'trionfale' ho un senso profondo di frustrazione e di inganno. E questo anche in campo politico o nella vita civile e culturale. Quando vedo non tanto il peccato (siamo tutti peccatori), ma il trionfo del peccato, provo un grande fastidio.
Antipolitica è travestire quattro banchieri da tecnici e nominarli ministri.
La forza di un partito politico non consiste nella grande e autonoma intellettualità dei singoli membri, ma in una disciplinata obbedienza prestata dai membri alla direzione intellettuale.
Come è governato il mondo e come cominciano le guerre? I diplomatici raccontano bugie ai giornalisti e poi credono a ciò che leggono.
È d'uso universale negli sport come negli affari e in politica un linguaggio da monta taurina: "Quello è uno con gli attributi", quell'altro ha "i cosiddetti", meglio se "con le palle quadre".
La politica è selezione degli obiettivi.
Non conosco una sola donna vicina al potere politico che sia attraente. Tranne Jackie Onassis.