La politica è la dottrina del possibile.
Con un gentiluomo sono sempre più di un gentiluomo; con un mascalzone, cerco di essere più di un mascalzone.
Quando, a proposito di un'idea, si dice che si è d'accordo sul principio significa che non si ha la minima intenzione di realizzarla.
La stampa non è l'opinione pubblica.
Per mantenere il proprio rispetto per le salsicce, così come per le leggi, uno non deve guardare mentre le preparano.
Non c'è vocabolo di cui non si sia oggi fatto così largo abuso come di questa parola: libertà. Non mi fido di questo vocabolo, per la ragione che nessuno vuole la libertà per tutti; ciascuno la vuole per sé.
La politica è la storia che si sta facendo, o si sta disfacendo.
In politica ci corre una grande distanza dalle promesse alla realtà.
La politica richiede una certa retorica. Non richiede un'azione morale che corrisponda alla retorica. La politica richiede invece azione politica.
Essere 'politically correct' vuol dire dover chiedere sempre scusa.
Non sempre la politica si rende conto del valore, anche sociale, della cultura. E così vengono a mancare i buoni esempi.
La costituzione, nel senso suo piú profondo e sostanziale, è l'organizzazione di questa triade: economia, per assicurare i beni materiali; politica, per assicurare ordine e sicurezza; cultura, per creare senso d'appartenenza.
Cos'è stata la rottamazione? L'idea di riportare la politica in sintonia con il Paese. Di rimettere l'Italia dei Palazzi sui binari della quotidianità.
Non si arriverà mai a niente di perfetto, di giusto e di affatto libero, in materia di organizzazione politica e sociale, ma che occorra vivere e lottare come se si fosse convinti di arrivarci.
Il bene pubblico richiede che si tradisca e che si menta e che si massacri.
Duecento partiti fanno la democrazia o il caos? La politica in Italia è vissuta come un derby.