Di tutto ci stanchiamo nella vita: le ricchezze affaticano quei che le possiede; l'ambizione soddisfatta non lascia che rimorsi; le dolcezze dell'amore, a lung'andare, non son più dolcezze.
— Voltaire
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La nostra interpretazione
Voltaire ci invita a considerare la naturale esauribilità delle esperienze umane, sottolineando come ogni aspetto della nostra vita possa diventare stanco e insoddisfacente con il tempo. Questo pensiero filosofico mette in luce una verità universale: non importa quanto positiva o desiderabile sia un'esperienza nella sua essenza, la ripetizione continua di qualsiasi cosa può portarci a stancarsi e persino ad averne fastidio. L'affermazione estende questa osservazione all’ambito delle ricchezze materiali, dell'aspirare al successo personale e dei legami affettivi profondi - tutte aree che gli individui spesso considerano come fonti di felicità costante o immutabile. Questa riflessione non è solo un monito sulla futilità delle cose materiali, ma anche una mappa per la comprensione della naturale e inevitabile evoluzione dei sentimenti umani nei confronti dell'esistenza.