Il senso comune non è così comune.
Una volta che il fanatismo ha incancrenito il cervello, la malattia è quasi incurabile.
Dichiariamolo apertamente noi che non siamo preti e che non li temiamo: la culla della Chiesa nascente è circondata solo da imposture. È una sequela ininterrotta di libri assurdi sotto nomi supposti.
Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa stia dicendo: questa è filosofia.
Più a lungo indugiamo sulle nostre sventure, più grande è il loro potere di farci del male.
È molto singolare che tutta la natura, tutti i pianeti, debbano obbedire a leggi eterne e che possa esserci un piccolo animale, alto cinque piedi, che a dispetto di queste leggi possa agire a suo piacimento, seguendo solo il suo capriccio.
Badate al senso, e le parole andranno a posto per conto proprio.
Se non c'è nessun senso ci risparmiamo un mondo di fastidi, perché non abbiamo nessun bisogno di trovarcene uno.
Il senso è il prodotto del ragionamento e della logica, delle leggi del pensiero di fronte alle quali lo Zen scoppia a ridere.
Uno il senso dovrebbe darlo o toglierlo dentro di sé invece di aspettarsi che qualcosa gli succeda per osmosi da un'immersione in una situazione estrema.
Se cominci a dare un senso alle cose, significa che stai invecchiando.