La capacità di dubitare dopo una rapida decisione è la più alta e la più virile.
Le donne per lo meno hanno le toilettes. Ma gli uomini, con che cosa possono coprire il loro vuoto?
Chi mai vorrà cacciar via un errore che lui stesso ha messo al mondo, per sostituirlo con una verità adottata?
I ristoranti sono occasioni in cui gli osti salutano, i clienti ordinano e i camerieri mangiano.
Gli artisti hanno il diritto di essere modesti e il dovere di essere vanitosi.
Lo scrittore satirico non può mai sacrificare qualcosa di superiore per una battuta: perché la sua battuta è sempre superiore a ciò che sacrifica.
Dubitare di sé non è umiltà, credo persino che spesso sia la forma più esaltata, quasi delirante, dell'orgoglio, una sorta di ferocia gelosa che fa rivoltare un disgraziato contro sé stesso, per divorarsi.
Tieniti al lato più luminoso del dubbio.
Il dubbio si fa più illusioni della fede.
Chi ponga dubbio in volersi far più che uomo, può da ultimo ritrovarsi meno che uomo.
Domanda: qual è il contrario della fede? Non l'incredulità. Troppo definitiva, certa, chiusa. Anch'essa una sorta di fede. Il dubbio.
Quando a una donna viene il dubbio se accettare o meno un uomo, allora tanto vale che lo rifiuti. Se prova esitazione nel dirgli di sì, allora è meglio che gli dica direttamente di no.
Il cuore e la ragione discutevano. E il dubbio sedeva tra loro.
Il dubbio parziale e accidentale limita la scienza: il dubbio universale e necessario la nega.
La vita è dubbio e la fede senza dubbio non è altro che morte.
Non voleva avere dubbi, ne era certo.