Giudica un uomo dalle sue domande, piuttosto che dalle sue risposte.
Ci sono molti galantuomini che darebbero fuoco a una casa se non avessero altro modo per cuocersi la cena.
L'uomo cerca la felicità come un ubriaco cerca casa sua: non riesce a trovarla ma sa che esiste.
Verrà il tempo in cui la gente si renderà conto che gli astrologi sono dei grandi imbroglioni.
Nulla sarebbe più faticoso che mangiare e bere se Dio, oltre che una necessità, non ne avesse fatto un piacere.
Bisogna aver rinunciato al buon senso per non convenire che non conosciamo nulla se non attraverso l'esperienza.
Ci sono più uomini giudicati per il colore delle loro cravatte che per il valore delle loro azioni.
Gli uomini devonsi più tosto pesare con la stadera del mugnaio che con la bilancia dell'orafo; ed è convenevol cosa lo esser presto di accettarli non per quello che essi veramente vagliono, ma, come si fa delle monete, per quello che corrono.
È proprio perché uno non sa fare una cosa, che ne è il miglior giudice.
Non si può giudicare il carattere di un uomo né condannare il suo comportamento se non si conosce lo stato del suo portafoglio.
Un uomo si giudica dai suoi nemici non meno che dai suoi amici.
Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava persone irreprensibili!
L'uomo giudica tutto dal minuto presente, senza comprendere che giudica solo un minuto: il minuto presente.
Le cose grandi vanno giudicate con animo grande, altrimenti si finisce per vedere in esse i didetti che sono in noi.
Ciò che l'uomo sopporta più difficilmente è di essere giudicato. Di qui l'attaccamento alla madre o all'amante accecata, di qui anche l'amore per le bestie.
È curioso come nelle grandi città vieni giudicato per ciò che fai, in provincia per ciò che sogni di essere.