Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare.— Vittorio Alfieri
Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare.
Il lusso - che io definirei l'immoderato amore ed uso degli agi superflui e pomposi - corrompe in una nazione ugualmente tutti i ceti diversi.
Tutti gli amori dell'uomo, ancorché diversi, hanno lo stesso motore.
Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del padreterno. Non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me: che farete da soli?
La ragione ed il vero sono quei tali conquistatori, che, per vincere e conquistare durevolmente, nessun'altra arme debbono adoperare, che le semplici parole. Perciò le religioni diverse, e la cieca obbedienza, si sono sempre insegnate coll'armi; ma la sana filosofia e i moderati governi, coi libri.
Chi molto legge prima di comporre, ruba senza avvedersene e perde originalità, se ne avea.
Si dovrebbe andare oltre i limiti della normale sensibilità per influenzare profondamente le altre persone.
Alcuni credono di dare il senso della loro profondità coll'estensione del loro lazzaronismo.
Questo secolo sprofonda lentamente in un pantano di sperma e di merda. Per maneggiare gli avvenimenti attuali gli storici futuri dovranno mettersi i guanti.
La profondità si rifugia quasi sempre nel silenzio.
Gli errori, come pagliuzze, galleggiano sulla superficie: chi cerca perle deve tuffarsi nel profondo.
La non resistenza al male repugna profondamente alla nostra natura.
E' possibile dire che sia la scienza, sia l'utopia, sia la rivoluzione sono animate da una visione del tempo e della storia profondamente religiosa, dove alla fine si realizza ciò che all'inizio era stato annunciato.
Mi piacerebbe recitare Sant'Agostino in uno stadio pieno di gente, come Benigni sta facendo con la lettura di Dante. Ammiro profondamente Benigni e credo che leggere un'opera di fronte ad un pubblico immenso, sia il sogno più grande per un attore.
Chiudo gli occhi e li tengo stretti, spaventato da quel che porta il mattino, aspettando un domani che non arriva mai. Nel profondo di me, ciò che mi lascia la notte è la sensazione del vuoto e tre ragazzi immaginari che cantano nel mio sonno dolce di bambino.