Più si invecchia, più si ama l'indecenza.
Guardare la vita in faccia sempre, guardare la vita in faccia e conoscerla per quel che è. Al fine conoscerla, amarla per quel che è, e poi metterla da parte.
La finzione è come la tela di un ragno, attaccata forse sempre in modo così leggero, ma sempre attaccata alla vita in tutti i suoi quattro angoli. Spesso l'attaccatura è a malapena percettibile.
È concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire come parleranno di lui gli uomini dopo la sua morte.
Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé.
Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo.
Ogni razza decide da sé cosa è indecente. La natura non conosce indecenze. È l'uomo a inventarle.
La prima cosa che un missionario insegna a un selvaggio è l'indecenza.