Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto.
Così il pennello sta alle mie dita come l'archetto al violino, e assolutamente per mio piacere.
Non c'è blu senza il giallo e senza l'arancione.
Mi colpisce sempre, ed è molto curioso, che, ogni volta che vediamo l'immagine dell'indescrivibile e impronunciabile desolazione della solitudine, della povertà e della miseria, l'ultima ed estrema delle cose che ci viene in mente è il pensiero di Dio.
Per quanto mi riguarda, nulla so con certezza. Ma la vista delle stelle mi fa sognare.
Cos'è disegnare? Come ci si arriva? È l'atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può.
Molti imparano non per la vita ma per la scuola.
Devi imparare finché non sai; anzi, a credere al proverbio, finché vivi.
Imparo sempre molto dagli altri, soprattutto dalle persone che detesto.
Non ho mai imparato di più che in quelle lunghe giornate, forse per un testimone in apparenza vuote, e in cui osservavo il mio cuore novizio come un arricchito osserva i propri gesti a tavola.
Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non impara, è in pericolo.
Si imparano un sacco di cose, avendo la pazienza di farlo.
Imparare significa scoprire quello che già sai.
S'impara soltanto divertendosi.
Imparare senza pensare è fatica perduta; pensare senza imparare è pericoloso.