Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
Che un uomo, sia pure dotato della più gran fermezza ed energia, cada in deliquio ad un'improvvisa percossa della fortuna, non deve meravigliare. Si uccide un uomo con l'imprevisto come un bue con la mazza.
Non è una cosa facile divenire un gentiluomo perfetto.
La prima prova della carità, nel prete, è la povertà.
Quando l'ignoranza si mette a osare, essa ha in sé una bussola. Quella bussola è l'intuizione del vero, più chiara talvolta in uno spirito semplice che in uno spirito complicato.
Alla cosa più orrenda aggiungete un'idea religiosa, essa diventerà santa e pura. Attaccate Dio al patibolo, avrete la croce.
Si possono ignorare moltissimi libri, senz'essere, per questo, un ignorante.
I libri vanno letti con la stessa cura e con la stessa riservatezza con cui sono stati scritti.
Dai libri che rileggi conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri.
Un libro indegno di essere letto una seconda volta è indegno pure di essere letto una prima.
D'un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.
È nella ricerca delle risposte che nascono i libri.
Ci sono libri e giornali che fanno gli uomini pensatori in camera e sciocchi nel mondo.
I libri hanno valore soltanto se conducono alla vita, se servono e giovano alla vita, ed è sprecata ogni ora di lettura dalla quale non venga al lettore una scintilla di forza, un presagio di nuova giovinezza, un alito di nuova freschezza.
Un uomo deve subire molti castighi per scrivere un libro veramente divertente.