Ridere su ciò che è ridicolo, non è davvero un peccato.
La rivoluzione francese appartiene al novero di quegli avvenimenti che segnano i destini dell'umanita' per i tanti secoli che verranno.
L'umanità si prende troppo sul serio. É il peccato originale del mondo. Se l'uomo delle caverne avesse saputo ridere, la Storia avrebbe seguito un altro corso.
Chissà, forse se Freud invece di leggere Sofocle avesse letto Pinocchio, avrebbe inventato il complesso di Geppetto.
Scrivere è scolpire: occorre soprattutto togliere, con un obiettivo in mente e un po' di ironia nelle dita.
Il bisogno dell'uomo di ricavare piacere dai suoi processi mentali ricrea sempre nuovi motti che poggiano sui nuovi interessi del giorno.
L'ironia è l'opposto della mediocrità. Non esiste l'«ironia media». L'ironia è, per definizione, speciale. È la capacità di leggere la realtà in modo originale; e di dominarla, invece di farsene dominare.
L'ironia tra le classi più basse è il primo segno di un risveglio della coscienza sociale. Rimane da vedere se crescerà in una cattura armata dei mezzi di produzione, distribuzione e scambio o si espanderà nella direzione del giornalismo liberale.
Non prenderti troppo seriamente. Devi imparare a non essere costernato per gli errori compiuti. Nessun essere umano può evitare gli insuccessi.
Quando i tempi nuovi compariscono in un lontano orizzonte, la prima forma che li preannunzia, è l'ironia. Che cos'è l'ironia? È il sentimento della realtà, che si mette dirimpetto quel mondo già tanto venerato, e ride.
La combinazione perfetta? Prendere il lavoro sul serio ed essere ironici.
Dato che il patetico non può essere espulso dalla vita umana, per renderlo sopportabile mi pare che sia sempre utile accompagnarlo con un po' d'ironia.