Non c'è maggior successo che l'incontro piacevole tra due fallimenti.
Quello che esce indenne dal riso è valido. Quello che crolla doveva morire.
Si può essere colti sia avendo letto dieci libri che dieci volte lo stesso libro. Dovrebbero preoccuparsi solo coloro che di libri non ne leggono mai. Ma proprio per questa ragione essi sono gli unici che non avranno mai preoccupazioni di questo genere.
Cos'è la filosofia? Scusate il mio conservatorismo banale, ma non trovo ancora di meglio che la definizione che ne dà Aristotele nella Metafisica: è la risposta a un atto di meraviglia.
Chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera.
Se ti può andar buca, lo farà.
Il successo accade sempre in privato, il fallimento davanti a tutti.
Se non è allenato alla sconfitta, educato a perdere, corazzato al dolore, in pratica se non ha palle, cominciano i guai.
Se non accetti di perdere, non puoi vincere.
Un uomo può scoraggiarsi molte volte ma non è un fallito fino a quando non inizia a dare la colpa a qualcun altro e smette di tentare.
Tutte le società, senza eccezione, sono destinate a fallire se non sono tenute insieme da una forza indipendente da economia e da politica, e questa forza è di natura culturale.
Gli unici a non fallire mai sono coloro che non provano mai.
La linea tra il fallimento e il successo è così sottile che raramente sappiamo quando la oltrepassiamo, così sottile che spesso siamo sulla linea e non lo sappiamo.
Nessuno accetta il caso come causa del proprio successo, ma solo del proprio fallimento.
La maggior parte di noi non è preparata ad affrontare i fallimenti ed è per questo che non siamo capaci di compiere il nostro destino.