Fammi un favore, e siimene grato.
Amare al buio, dormire al sole, mangiare in silenzio: tre sciocchezze.
L'amore assomiglia a Dio: per raggiungerlo bisogna crederci.
Se vuoi assaporare la tua virtù, pecca qualche volta.
Ogni critico ha tre sorta di avversari: quelli che ha biasimati; quelli che non ha mai nominati; quelli che ha lodato una volta sola, molti anni addietro e che, per quanto s'intenerisca, non riesce più a lodare. Questi sono i più accaniti.
I proverbi o ripetono logore verità con l'aria saputa di chi vedendo il sole t'avverte che è giorno, o si contraddicono l'un l'altro tanto bene che alla fine la così detta saggezza dei popoli sembra riassumersi in una massima sola: Regolati come ti capita, ché forse avrai ragione.
Nessuno scrive nel calendario i favori.
Ci vuole altrettanta magnanimità per riconoscere un favore ricevuto che per renderlo.
Soltanto chi è in malafede o è stolto, crede che i favori siano gratuiti.
Grandi favori non rendono riconoscenti, bensì vendicativi; e se il piccolo beneficio non viene dimenticato, finisce per diventare un verme rodente.
Noi, quando chiediamo un favore, lo valutiamo moltissimo, quando poi lo abbiamo ottenuto, lo disprezziamo.
Le cose non la smettono più di lasciarti. Forse lo fanno perché sanno che devi procedere leggero, cercano di farti un favore.
Ogni favore bisogna ricambiarlo con lo stesso spirito con cui è fatto, senza considerarne l'entità, ma la volontà che lo ha originato.