A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?— Totò
A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?
Io sono nato col destino di essere forte, la mia è la forza del destino.
Sonno un forziero, per questo sono un donnaiolo: alle donne piacciono gli uomini forti. Dal mio aspetto non si direbbe, la mia forza è truccata: sono un falso debole.
Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.
L'ignorante parla a vanvera. L'intelligente parla poco. 'O fesso parla sempre.
Eh sì, ho perduto la memoria! Infatti nella mia testa avvengono delle lacune che la laguna di Venezia diventa un'inezia lacunare!
Mangiavo come se non avessi mai più dovuto rivedere del cibo.
Noi tutti conosciamo l'espressione, 'Una mela al giorno leva il medico di torno.' Bene, ho una bella domanda per voi: Cosa accade se fosse vera? Non sarebbe una cosa facile da fare - mangiare una mela al giorno? Ecco il problema: È anche facile non farlo.
Chi mangia troppo è infelice sia mentre sta mangiando che dopo aver finito.
L'uomo a forza di cibi succulentiScava la tomba con i propri denti.
Le purghe d'ogn'anno, ì salassi annuali si usino da coloro, a'quali non basta l'animo di osservar astinenza, e sobrietà nel mangiar o nel bere.
Uno che faceva un censimento una volta tentò di interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti.
Mangia solo e soltanto ciò che ti piace di più. Solo e soltanto nei tre pasti: colazione, pranzo e cena. Nulla fuori dai pasti.
Mangiare poco, mangiare sano.
Non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali, allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'un l'altra quando vennero in contatto con le più civili.
Chi non mangia da tutte due le bande, non è buona simia.