Mangiavo come se non avessi mai più dovuto rivedere del cibo.
Ho imparato a tenere a freno la lingua e a trasformare la mia faccia in una maschera di indifferenza, in modo che nessuno possa leggere i miei pensieri.
Non c'è rabbia nella sua voce. Solo vuoto, ed è peggio. Il ragazzo del pane sta già scivolando via da me.
Quali sono i dolori più atroci? Per me sono sempre quelli presenti.
È troppo tardi per cambiare idea. Mi porto la mano alla bocca, dando un ultimo sguardo al mondo.
Se c'è una cosa che essere un vincitore non garantisce è la salvezza dei propri figli.
L'uomo a forza di cibi succulentiScava la tomba con i propri denti.
Non si può mangiare con 10 euro in un ristorante da 100 euro.
Mangio, dunque sono, perché non solo siamo quello che mangiamo, ma se non mangiamo non siamo e non pensiamo.
Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare tutto, e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
Chi non riesce a mangiare la carne di cavallo non ha bisogno di farlo: che mangi carne di maiale. Ma chi non riesce a mangiare carne di maiale, che mangi quella di cavallo. È solo una questione di gusti.
Uno stomaco limitato può andare d'accordo soltanto con una sensibilità limitata, cioè animalesca. L'uomo ispirato dall'etica e dalla ragione ha nei confronti dello stomaco un atteggiamento che consiste nel considerarlo un organo non animalesco, ma umano.
Anche per desinare bisogna saper far uso dei princìpi della scienza.
Se siete sano, e proviate convulsioni, siate attinente nel mangiare sinattantoche ne svanisca la convulsione: stante che la sua cagione n'è la ripienezza.
Dobbiamo trovare qualcuno con cui mangiare e bere prima di cercare qualcosa da mangiare e da bere, perché mangiare da solo significa fare la vita di un leone o di un lupo.
Mangiare mette insieme anima e corpo, bere li separa.