La morte è dolce a chi la vita è amara.
Gabbia de' matti è il mondo.
La prima compagnia è legata dal bene dell'animo; la seconda del corpo; la terza della fortuna.
Più naturale è il dominio e la comunità dove il bene è più comune a tutti: e violento è più, dove è manco comune.
Assai sa chi non sa, se sa obbedire.
Le leggi ottime sono le poche e brevi che s'accordano al costume del popolo e al bene comune. Le leggi tiranniche sono molti lacciuoli che ad uno o a pochi sono utili, e non s'accordano col costume pubblico, purché crescano gli pochi autori di esse.
Bisogna morire molte volte per imparare a vivere.
Entriamo nel sonno per un atto di egoismo giornaliero: nella morte per un egoismo definitivo.
Vado a cercare un Grande Forse.
L'uomo muore di freddo, non di oscurità.
La prova migliore del fatto che si è stati veramente ammalati è quella di morire: ciò soddisfa tutte le esigenze scientifiche e amministrative.
La morte ci fa rinunciare a quello che la vita non ci avrebbe mai dato.
Se dovessi scegliere tra la vita e la morte, perchè non esiste vita senza di te, di sicuro sceglierei la morte prima che mi scelga lei.
Cercate, meditando frequentemente sulla morte, di portarvi al punto per cui essa non vi sembri più una terribile nemica, ma un'amica la quale libera da questa sciagurata esistenza l'anima che langue nei conati della virtù per introdurla nel luogo della ricompensa e del riposo.
Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
Arriviamo a comprendere fino in fondo gli esseri umani ai quali siamo uniti da un vincolo indissolubile soltanto nell'attimo della loro morte.