La speranza era nel valore, la salvezza dipendeva dalla vittoria.
Gli dei sono dalla parte dei più forti.
Noi vediamo molti che stanno combattendo contro le avversità che sono felici, e molti sebbene abbondino nella ricchezza, che sono disperati.
Non bisogna indugiare quando è più pericoloso far nulla che non osare.
È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio: perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.
Nessuna cosa umana è tanto instabile e fluttuante quanto la gloria di un potere che non s'appoggia sulle proprie forze.
E' meglio condurre da dietro e mettere gli altri davanti, soprattutto quando si celebra la vittoria e quando accadono cose belle. Si scende in prima linea quando c'è il pericolo. Poi la gente apprezzerà la vostra leadership.
La volontà di conquista è la prima condizione della vittoria.
La guerra è un'azione d'eserciti offendentisi in ogni guisa, il cui fine si è la vittoria.
Una volta che abbiamo una guerra c'è solo una cosa da fare. Essa deve essere vinta. Perché la sconfitta porta cose peggiori di quelle che potranno mai accadere in guerra.
Se domani, dopo la vittoria di stanotte, contemplandoti nudo allo specchio scoprirai un secondo paio di testicoli, che il tuo cuore non si gonfi di orgoglio, figlio mio, vuol semplicemente dire che ti stanno inculando.
Coloro che osano fallire miserabilmente possono ottenere grandemente.
Un esercito vittorioso prima vince, poi dà battaglia; un esercito destinato alla sconfitta prima dà battaglia, poi spera di vincere.
Se vi è vittoria nello sconfiggere il nemico se ne ha una maggiore quando l'uomo vince se stesso.
Ogni uomo paga la sua grandezza con molte piccolezze, la sua vittoria con molte sconfitte, la sua ricchezza con molti fallimenti.
A volte nel perdere una battaglia trovi un nuovo modo di vincere la guerra.