C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.
La meraviglia è un sentimento assolutamente tipico del filosofo. La filosofia non ha altra origine che questa.
Non dalla ricchezza deriva la virtù, ma dalla virtù la ricchezza e ogni altro bene.
Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza.
Ad una persona buona non può capitare nulla di male: né in vita né in morte, le cose che lo riguardano non vengono trascurate dal Dio.
Non sono un ateniese o un greco, ma un cittadino del mondo.
La morte della conoscenza non è l'ignoranza, ma l'ignoranza dell'ignoranza.
Un uomo diventa saggio solo quando inizia a calcolare l'approssimativa profondità della sua ignoranza.
Ci vogliono un sacco di cose per provare che sei intelligente, ma solo una cosa per provare che sei ignorante.
L'ignoranza è la madre delle tradizioni.
Di cento malattie, cinquanta sono prodotte per colpa, quaranta per ignoranza.
Bisogna smettere di dire che il prossimo è stupido, maleducato o ignorante: di solito è tutte e tre le cose.
L'ignoranza dei preti è il più grande flagello del mondo.
È impossibile aver la meglio su un uomo ignorante in una discussione.
Ogni attacco formale all'ignoranza è destinato a fallire perché le masse sono sempre pronte a difendere il loro bene più prezioso. La loro ignoranza.
Chi ostenta, con aria di superiorità, la propria ignoranza di cose, norme e forme, lasciando ad intendere che ciò assicuri una fine sensibilità, è quasi sempre un cuore ottuso e arido, incapace di interessarsi al mondo e agli altri.