Due forze regnano sull'universo: luce e pesantezza.
A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono.
Uccidere è sempre uccidersi.
Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.
Solo compiendolo si ha l'esperienza del bene.
Gli amanti e gli amici desiderano due cose: di amarsi al punto di entrare l'uno nell'altro e diventare un solo essere e di amarsi al punto che la loro unione non ne soffra, quand'anche fossero divisi dalla metà del globo terrestre.
Quel che dice la scienza, è la natura o l'universo che glielo detta; non può essere un'altra voce, no, non può essere altro; e la cosa non è rassicurante. Noi siamo oggi fin troppo portati a non ascoltar che la scienza, in questioni che escono dal suo dominio.
Chi ha scorto l'universo, non può pensare a un uomo, alle sue meschine gioie o sventure, anche se quell'uomo è lui. Non gl'importa la sorte di quell'altro, non gli importa la sua azione, poiché egli ora è nessuno.
L'universo è una causa, non un effetto.
Forse il cervello umano è sopravvalutato: non è la macchina perfetta che si pensa; nella scatola cranica ci sono universi sconosciuti e sconfinati.
Il profondissimo desiderio di conoscenza dell'uomo è una giustificazione sufficiente per il persistere della nostra ricerca. E il nostro obiettivo non è niente di meno di una descrizione completa dell'universo in cui viviamo.
Nell'universo cristallino della matematica vengono tese alla ragione le stesse trappole che nel mondo reale.
C'è una teoria che afferma che, se qualcuno scopre esattamente qual è lo scopo dell'universo e perché è qui, esso scomparirà istantaneamente e sarà sostituito da qualcosa di ancora più bizzarro e inesplicabile. C'è un'altra teoria che dimostra che ciò è già avvenuto.
Ogni essere è una nota nella sinfonia dell'universo. Sentirsi parte di questa armonia universale dà le vertigini. Il Tutto cosmico non cancella la nostra identità, bensì le dà valore.
L'intero universo è perfuso con segni, se non è composto esclusivamente di segni.
Noi abbiamo la responsabilità dell'Universo, poiché siamo l'Universo.