L'uomo si reputa migliore, aborrendo gli altri.
La gratitudine è l'anima della religione, dell'amor filiale, dell'amore a quelli che ci amano, dell'amore alla società umana, dalla quale ci vengono tanta protezione e tante dolcezze.
Non disonorare il sacro nome d'amico, dandolo ad uomo di niuna o poca virtù.
La coscienza dell'uomo non ha riposo se non nella verità. Chi mente, se anche non viene scoperto, ha la punizione in sé medesimo, egli sente che tradisce un dovere e che si degrada.
Non volerti sforzare ad avere amici. È meglio non averne alcuno che doversi pentire d'averli scelti con precipitazione. Ma quando uno n'hai trovato, onoralo di elevata amicizia.
Avviene in prigione come nel mondo. Quelli che pongono la lor saviezza nel fremere, nel lagnarsi, nel vilipendere, credono follia il compatire, l'amare, il consolarsi con belle fantasie che onorino l'umanità ed il suo Autore.
È difficile essere uomini, difficile nello stesso tempo essere la terra e il sale della terra, la vita e il senso della vita.
Agisci in modo da considerare l'umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre anche come scopo, e mai come semplice mezzo.
Strano che l'uomo debba in quasi ogni cosa parere o migliore o peggiore di quel ch'egli è.
Spesso l'uomo diventa quello che crede di essere.
L'identità di un uomo consiste nella coerenza di ciò che fa e di ciò che pensa.
Chi conquista il cuore dell'uomo conquista tutto l'uomo.
Un essere che s'adatta a tutto: ecco, forse, la miglior definizione che si possa dare dell'uomo.
L'uomo, mio caro, è un paradosso. Una creatura assai bizzarra. Ride quando c'è da piangere, piange quando gli converrebbe ridere; vive senza cervello e muore senza voglia.
L'uomo è creatura siffattamente mirabile che non puoi mai enumerarne tutte le virtù d'un sol fiato e, più lo scruti, più cose singolari discopri - e il descriverle non avrebbe mai fine.
L'uomo è una creatura che sa presto, ma mette in pratica tardi.