Non disonorare il sacro nome d'amico, dandolo ad uomo di niuna o poca virtù.
La coscienza dell'uomo non ha riposo se non nella verità. Chi mente, se anche non viene scoperto, ha la punizione in sé medesimo, egli sente che tradisce un dovere e che si degrada.
Rassegnarmi a tutto l'orrore d'una lunga prigionia, rassegnarmi al patibolo, era nella mia forza. Ma rassegnarmi all'immenso dolore che ne avrebbero provato padre, madre, fratelli e sorelle, ah! questo era quello a cui la mia forza non bastava.
Non v'è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi doveri. Quelli d'un infermo sono la pazienza, il coraggio e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini.
L'amicizia e la religione sono due beni inestimabili! Abbelliscono anche le ore de' prigionieri, a cui più non risplende verisimiglianza di grazia!
Chi opera per sincera coscienza può errare, ma è puro innanzi a Dio.
È l'amicizia offerta da Dio all'uomo senza badare ai meriti dell'uomo, alla sua bontà o alla sua cattiveria. A Dio non interessano soltanto le persone brave e oneste.
Chi smette di essere amico non è mai stato amico.
La molecola dell'amicizia è l'incontro e l'amicizia è una filigrana di incontri con la stessa persona.
Chi si vanta di aver conquistato una moltitudine di amici non ne hai mai avuto uno.
Non c'è amore più grande e più efficace di quello che tu trovi espresso nell'amicizia.
L'amicizia è in bocca a tanti ma nel cuore di pochi.
La fedeltà, quando sostiene gli amici che la fortuna schiaccia, è lodata, ma paga una pena.
L'amore, se lo si giudica dalla maggior parte dei suoi effetti, assomiglia più all'odio che all'amicizia.
Un amico è un uomo che trova più credito di chiunque altro quando parla male di noi.
Una delle funzioni principali d'un amico consiste nel subire (in una forma più dolce e simbolica) i castighi che desidereremmo infliggere, ma non possiamo, ai nostri nemici.