La vita degli sciocchi è spiacevole, inquieta, tutta proiettata al futuro.
La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé.
Se giudichi il denaro un bene, ti angustierà una povertà falsa.
Il riso è abbondante sulla bocca degli sciocchi.
Lo stare zitto è la saggezza dello sciocco.
Uno sciocco trova sempre uno più sciocco che l'ammiri.
Lo sciocco che trattiene la sua lingua, somiglia molto da vicino ad un uomo di buon senso.
Il vero sciocco, colui che gli dèi deridono e distruggono, è colui che non conosce sé stesso.
I giovani credono che i vecchi siano sciocchi, ma i vecchi sanno che i giovani sono sciocchi.
Se uno sciocco si dichiara tale, gli si crede sulla parola. Se un genio proclama di esserlo, si pretende che lo dimostri.
Ci sono due tipi di sciocchi; gli uni dicono: "Questo è vecchio, quindi è buono", gli altri dicono: "Questo è nuovo, quindi è meglio".
Lo sciocco crede d'esser saggio, ma il saggio sa anche troppo bene d'essere uno sciocco.
Lo sciocco prova piacere nel rendersi incomprensibile tanto quanto l'uomo di spirito a farsi comprendere.