Uno sciocco a quarant'anni è veramente uno sciocco.
L'amicizia è il vino della vita.
Il differimento è il ladro del tempo.
A trent'anni l'uomo si sospetta uno sciocco. Lo sa a quarant'anni, e riforma il suo programma; a cinquanta rimprovera i suoi tristi indugi, e si sforza di risolvere i suoi propositi di prudenza con tutta la magnanimità del pensiero. Risolve, e risolve ancora, e poi muore lo stesso.
Fabbrica troppo in basso chi fabbrica al di sotto delle stelle.
Sii saggio oggi, è follia differire: il domani allegherà un fatal precedente e così via, finché la saggezza sarà espulsa dalla via. La dilazione è una ladra del tempo.
Uno sciocco trova sempre uno più sciocco che l'ammiri.
I giovani credono che i vecchi siano sciocchi, ma i vecchi sanno che i giovani sono sciocchi.
Se uno sciocco si dichiara tale, gli si crede sulla parola. Se un genio proclama di esserlo, si pretende che lo dimostri.
Lo sciocco crede d'esser saggio, ma il saggio sa anche troppo bene d'essere uno sciocco.
Uno sciocco che tace è la creatura più adorabile del mondo.
Il riso è abbondante sulla bocca degli sciocchi.
Lo stare zitto è la saggezza dello sciocco.
Cos'è invece proprio dello sciocco? Voler nuocere, e non poterlo fare.
Lo sciocco prova piacere nel rendersi incomprensibile tanto quanto l'uomo di spirito a farsi comprendere.