La virtù è ricompensa a se stessa.
La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
Abbandona ogni preoccupazione per la tua esistenza e te la renderai piacevole.
Fidarsi di un malvagio è dargli mezzo per nuocere.
I più ondeggiano infelici tra il timore della morte e le angosce della vita: non vogliono vivere, né sanno morire.
Il giorno che temiamo come ultimo è soltanto il nostro compleanno per l'eternità.
Tra gli uomini c'è una naturale aristocrazia i cui fondamenti sono la virtù e il talento.
È vero, come predica Cicerone, che la virtù è il fondamento dell'amicizia, nè può essere amicizia senza virtù; perchè la virtù non è altro che il contrario dell'egoismo, principale ostacolo all'amicizia.
La pazienza è la più eroica delle virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d'eroico.
La virtù affascina, ma c'è sempre in noi la speranza di poterla corrompere.
Uomini mediocramente morali hanno scritto eccellenti massime; invece uomini virtuosissimi nulla fecero per far durare la tradizione della virtù.
Una virtù non è altro che un vizio che s'innalza in luogo di abbassarsi; e una qualità è un difetto che ha saputo rendersi utile.
Verità e virtù, ecco i due poli dell'asse morale: la verità che è la virtù dello spirito e la virtù che è la verità delle cose del cuore.
La virtù cresce osando, tardando la paura.
Oggi non può scegliere il cammino della virtù se non il pazzo, o il timido e vile, o il debole e misero.
Le virtù annoiano, le qualità lasciano indifferenti, i vizi rendono interessanti.