La virtù è ricompensa a se stessa.
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
La virtù non resta mai in incognito, per quanto nascosta, ma manda segni di sé: chiunque ne sarà degno, la recupererà dalle tracce.
Abbandona ogni preoccupazione per la tua esistenza e te la renderai piacevole.
Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto.
Il maggior ostacolo al vivere è l'attesa, chi dipende dal domani, perde l'oggi. Predisponi ciò che è in potere della fortuna, lasci andare ciò che è in tuo potere. Dove miri? Dove ti proietti? Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
C'è limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.
Parlare lungo la via di quanto si è udito per strada, significa gettare la virtù.
È vero, come predica Cicerone, che la virtù è il fondamento dell'amicizia, nè può essere amicizia senza virtù; perchè la virtù non è altro che il contrario dell'egoismo, principale ostacolo all'amicizia.
La virtù non andrebbe molto lontano se non fosse accompagnata dalla vanità.
Non esercitata, la virtù può diventare un peccato. Come il peccato una virtù.
L'avversità restituisce agli uomini tutte le virtù che la prosperità toglie loro.
Le modeste virtù della donna, formano la felicità dello sposo, la buona riuscita della famiglia, l'agiatezza della casa.
Se vuoi assaporare la virtù, pecca qualche volta.
La virtù è ardita e la bontà non ha mai paura.